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La disciplina e l'arte oltre la ceramica: la lacca Urushi_

  • Immagine del redattore: Andrea Moretti
    Andrea Moretti
  • 9 feb 2019
  • Tempo di lettura: 2 min

Questo video ci introduce all'antica tecnica di laccatura degli oggetti chiamata Urushi e ci fa comprendere come in ogni arte artigiana giapponese esiste un filo rosso che lega tra di loro discipline apparentemente differenti. Le tecniche, la metodologia, i materiali possono anche essere differenti, ma il rigore, l'applicazione, la disciplina e la passione sono comune a tutte queste espressioni artistiche.


Seizo Sugawara e Katsutaro Yamazaki, una storia nippo-occidentale_


Di Seizo Sugawara e Kakutaro Yamazaki, come innovatori nel campo dell’arte urushi, si sa ben poco, ma dalle loro esperienze parigine lungo il primo decennio del XX secolo, ci rimangono alcuni pregevoli lavori.


Seizo Sugawara, approdò a Parigi in occasione dell’Esposizione Universale del 1900, consapevole di trovare nella Ville Lumiere, un nuovo approdo per il suo approccio al gusto decò, che non aveva avuto seguaci in Giappone.

La sua indiscussa fama di artigiano, arrivò tra le mani della designer irlandese Eileen Gray che, desiderosa d’imparare, si lasciò influenzare dalla sua tecnica così tradizionale nei gesti, quanto innovativa nel gusto figurativo.

In veste di sensei | 先生 - insegnante | Sugawara, trasferì alla sua allieva, l’intima sensibilità del suo mestiere, che in Europa poteva trovare una nuova casa, mantenendo intatto il tradizionale mistero dell’Oriente.

A Parigi, gli oggetti prodotti da Sugawara trovarono campo libero verso una fresca committenza. Non più oggetti per i palazzi dei principi provenienti dalle dinastie più antiche, ma complementi d’arredo per le attraenti “macchine da abitare” di artisti, architetti e stilisti. Questi gravitando attorno all’atelier del gallerista Jean Désert, potevano accaparrarsi un suo pezzo, portando nelle loro dimore un po’ di sapore del sol levante.

Fu così che la sua abilità di laccatore, rimase impressa nei lavori della sua allieva Eileen, che come foglia d’oro, riuscì ad emergere - ad esempio - nel pannello intitolato Le Destin, esposto al Salon des Artistes Décorateurs, nel 1913.


Un percorso simile, lo ebbe il connazionale Kakutaro Yamazaki, anch’egli artista innovativo della tecnica urushi, che contribuì attraverso un approccio trasversale, allo sviluppo della tecnica in campo artistico.


Come Sugawara, Yamazaki trovò un importante punto di svolta, durante un viaggio di ricerca fatto in Occidente, nel 1937. Nel suo nuovo mondo di esperienze, Kakutaro impostò il suo personale gusto al lavoro: puntò sul design del prodotto, in chiave semplice e moderna.

L’artista ampliò il tradizionale concetto di applicazione della lacca, cambiando radicalmente registro espressivo. Passò con decisione dalle superfici dei contenitori (come scatole o stoviglie) agli elementi d’arredo (pannelli decorativi, scaffali, oggetti d’arte) e dalle decorazioni tradizionali giapponesi alle nuove geometrie lineari, dettate, ad esempio, da movimenti come la Wiener Werkstätte o da scuole d’arte come il Bauhaus.

La sua forza risiedeva tutta nella padronanza del linguaggio, dimostrò come una pratica millenaria, potesse trovare un moderno respiro nel design semplificato, pur mantenendo intatte l’eleganza e la manualità dell’artigiano.


Il nuovo stile di Yamazaki perdurò nei suoi allievi ed influenzerà notevolmente i moderni lavori di Setsuro Takahashi.


Abbiamo conosciuto questa antica arte attraverso le affascinanti storie di due grandi artisti.


A cura di Stefania D'Agostino




 
 
 

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